Domenico Vestito: “Sono e rimango il sindaco di Marina di Gioiosa”

Sab, 23/03/2019 - 11:40

«Questa mattina ci siamo svegliati e, aprendo un giornale, abbiamo appreso via stampa, forma innovativa di notifica, che il presidente della 3ª sezione del Consiglio di Stato, Franco Frattini, noto alla politica nazionale per aver ricoperto posizioni iper garantiste in veste di Ministro, ha accolto, senza ascoltare le nostre ragioni di contraddittorio quanto gli chiedeva l’avvocatura dello stato e ha sospeso l’esecutività della sentenza che ci riabilita nelle rispettive cariche. I commissari non sono ancora arrivati e non credo possano farlo fino a quando non ci sarà una comunicazione formale, che ancora non è arrivata né a noi, né al nostro avvocato, né al protocollo del comune. Fino a quando ciò non avverrà io sono e rimango il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica con tutte le responsabilità del caso. I tempi del decreto rispetto al ricorso sono da record, da candidatura al Guinnes dei primati, perché il nostro avvocato riceve la sentenza dell’appello nella tarda serata di giovedì scorso, al comune arriva addirittura a metà pomeriggio di ieri, eppure nel chiuso di un ufficio di palazzo Spada, nel frattempo, il presidente della 3ª sezione del Consiglio di Stato decide di accogliere senza contraddittorio queste richieste di sospensiva. A me pare una cosa assurda, tanto più che nel provvedimento si fissa la data dell’11 aprile per la sentenza della Camera di Consiglio. Quindi noi, nell’arco di appena due settimane, avremmo fatto tutti questi danni? Mi pare onestamente vergognoso, non riesco a trovare un termine diverso. Credo che ci sia un atteggiamento di particolare attenzione nei nostri confronti e che la tempistica record lo dimostri. Io ho letto in queste ore il ricorso al consiglio di Stato ed è una riproposizione pedissequa delle risultanze della commissione d’accesso, nella quale addirittura sono state inserite circostanze successive allo scioglimento, cose di cui non ci si capacita. Chiedo dunque ai cittadini di riconoscersi nella linearità e nell’assoluta trasparenza del nostro operato e, come ho affermato nel corso di una diretta Facebook che ho pubblicato questa mattina, la risposta migliore è un rilancio della democrazia dal basso. Come abbiamo fatto in passato e come abbiamo fatto nel 2013 con i due comitati. È per questo che ho deciso di rendermi disponibile a candidarmi a sindaco per un secondo mandato se la squadra e il gruppo che mi ha accompagnato in questi anni lo riterrà possibile, perché se devo essere cacciato lo dovrà dire il popolo sovrano, secondo ciò che dice la Costituzione Italiana».

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