Donne sulle punte e donne con il tacco

Dom, 08/03/2015 - 11:03

Ho sempre avuto il vizio di ragionare per categorie. Lo faccio per comodità. Per mettere ordine. Anche se l'ordine mi procura ansia.

Quindi no, non lo faccio perché mi vada di fare ordine ma perché mi aiuta a vederci chiaro. So di donne che si sono messe in marcia dopo aver intinto bene le scarpette nella pece, come fanno le ballerine, per assicurarsi una maggiore stabilità. Donne che si sono poste al centro della pista e hanno dato il via allo spettacolo, sollevandosi magistralmente sulle punte.

Ma so anche di donne che hanno calpestato la loro dignità con il tacco 12 delle loro decoltè griffate. So di donne che indossano lingerie chic che le faccia sentire eleganti ma non la mostrano a nessuno. E so di donne che vanno in giro in lingerie e in loro di eleganza non vi è traccia. So di donne che non si lasciano abbindolare da un “signorina carissima", anzi a sentirlo hanno il voltastomaco. So di donne che dopo soltanto un sorriso si lasciano tirare giù la spallina e con il minimo sforzo il vestito è già finito sul pavimento. So di donne che ti conducono dritto fino alle porte del paradiso. E poi so di donne che solo il diavolo sa cosa siano. So di donne nei cui occhi, nonostante tutto, leggi sempre quel triste riflesso della speranza, quella scimmietta ingenua che continua a sorridere in un angolo, grata a chi le ha dato in prestito una coperta senza rendersi conto che ha più freddo di prima.

E so di donne che sono quella scimmietta. Ma non c'è ingenuità in loro, c'è dispetto, spregio e arroganza. È per la prima categoria che le donne, nel corso della storia, hanno dato il sangue pur di raggiungere l'emancipazione. Quanto alla seconda categoria, beh datela in pasto agli uomini.

Maria Giovanna Cogliandro