Grande successo per il convegno sull’Oliva grossa di Gerace

Lun, 16/10/2017 - 20:00

COMUNICATO STAMPA - Nell’ambito delle iniziative gastronomiche previste per sostenere il progetto dei “Borghi della Salute” collegate con l’evento nazionale “Aggiungi un Borgo a tavola”, promosso dall’Associazione Paesi Bandiera Arancione, l’Amministrazione Comunale di Gerace guidata dal Sindaco Giuseppe Pezzimenti, su iniziativa dell’assessore Carmelo Femia di Nova Agorà, referente locale del progetto dei Borghi della Salute, ha proposto un intero weekend dedicandolo al più importante degli alimenti della tradizione della dieta mediterranea e ai benefici salutari connessi al suo consumo: l’olio extra vergine d’oliva, e in particolare alla Cultivar denominata “oliva grossa di Gerace” che domina tutto il nostro territorio. Sabato mattina, gli studenti delle locali scuole Elementari e Medie hanno effettuato una visita guidata presso l’azienda agricola “Barone Macrì” sita in località Modi per assistere e gustare l’esperienza unica della molitura delle olive. Nel pomeriggio, alle ore 17;30, presso la Chiesa Monumentale di San Francesco, è seguito il convegno dal titolo “Oliva grossa di Gerace: millenni di storia, cultura e salute”. Il convegno ha trattato in maniera esaustiva l’importanza della nostra Cultivar : dallo studio del valore identitario del nostro territorio agli aspetti di profitto e gastronomico; dall’analisi dell’olivicoltura della nostra Cultivar all’importanza della necessità di miglioramenti in termini di innovazione e formazione da attuarsi nel prossimo futuro. Nell’ambito dell’iniziativa è stato anche affrontato l’importante tema del rapporto tra il consumo di olio extra vergine d’oliva occasione per promuovere la cultura del cibo e della sana alimentazione e la salute umana mettendo in evidenza i corretti stili di vita alimentare al fine di prevenire e anche curare le patologie croniche. Nel corso del week end 14-15 ottobre tutti i ristoratori della città di Gerace hanno proposto menu tipici della dieta mediterranea. I produttori, tra l’altro, hanno avuto così modo di confrontarsi tra di loro su tecniche e sperimentazioni, interagendo anche con numerosi imprenditori agricoli presenti e incuriositi dell'iniziativa. Il messaggio forte lanciato produttori olivicoli della locride durante l’incontro è stato quello di lavorare assieme per ottenere un importante presidio slow-food, poiché è emersa chiaramente la volontà di riuscire a produrre un olio extravergine d'oliva d'eccellenza all'altezza, oggi, della fama che si è conquistato in passato. Ma si è anche discusso di criticità del comparto che sarebbero da individuare verosimilmente nelle tecniche di lavorazione del suolo spesso poco sostenibili, nelle tecniche di potatura non sempre consone e nell’adozione di protocolli di difesa fitosanitaria in molti casi assenti o poco efficaci anche alla luce degli effetti sull’ambiente derivati dai cambiamenti climatici. Sono intervenuti nell’ordine: Carmelo Femia (Assessore Comunale di Gerace e Referente Borghi della Salute), Giuseppe Giordano (Capo Panel Arsac), Innocenzo Muzzalupo (Centro di Ricerca CREA-OFA), Marco Poiana (Amministratore di Agrifoodnet e docente di tecnologie alimentari dell’Unical), Giuseppe Bombino (Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte), Giovanni Misasi ( Referente dei Borghi della Salute e Pres. Ass. Scientifica “Biologi Senza Frontiere”) e infine Francesco Macrì (Presidente del Gal Terre Locridee e Consorzio “Acque Sante Locresi”).

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