Il letale e anacronistico ossimoro del Palazzo - 2

Lun, 27/02/2017 - 19:58

Art. 3 della Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Facciamo un giochino; IN – DI – GENTI. Cambiamo l'ordine. DI – GENTI – IN. Dizionario Devoto – Oli. IN: Di chi è bene introdotto in un ambiente o in una cerchia particolare, oppure si è integrato in un certo sistema. E chi, oltre alle enclavi galassie di MANNA Rai e dei super burocrati e funzionari, è più IN? Ovvio, i parlamentari. Abbiamo visto che, presso la Camera e il Senato, distanti circa 4 chilometri dall'Ospedale Santo Spirito, di gran lunga più vicini dei paesi della Locride che afferiscono all'ospedale di Locri, sono operativi due ambulatori con cinque cardiologi e cinque specialisti in anestesia e rianimazione. I requisiti per l'ammissione erano rigidissimi. Alle selezioni non passava chi si fosse laureato con meno di 105/110. E neppure chi non avesse maturato un'esperienza professionale di livello. Cinque anni almeno per i medici e quattro per gli infermieri. L’organico, a oggi, conta, oltre ai medici e quattro infermieri, 26 camici bianchi pagati a chiamata. Il servizio naturalmente è garantito h24. Precedentemente, il presidio medico del Senato era una piccola clinica per i senatori residenti nella Capitale, poi all'improvviso si è allargato. Le porte dell'ambulatorio sono aperte a tutti: senatori, ex parlamentari, familiari, dipendenti del Senato e dei gruppi. Quanto costa farsi visitare? A noi € 650.000, a loro nulla. È tutto gratis, pagano gli italiani! La Camera non è da meno. Sono andati in pensione due medici con una buonuscita di € 1.250.000 e, oltre all'ambulatorio, con medici e infermieri, aperto a deputati, ex deputati, familiari e dipendenti, c'è una convenzione con l'ASL per € 900.000 e con l'ospedale Gemelli per € 450.000. È chiaro che non ho contezza, ma presumo che gli ambulatori siano dotati di apparecchiature strumentali e all'avanguardia. E alcuni reparti dell'Ospedale di Locri, con un bacino d'utenza di gran lunga superiore, rischiano la chiusura e lo smantellamento! Di recente, la Camera, poiché mira all'efficienza dei suoi membri, ha stipulato un'assicurazione sempre con i soldi degli italiani. Ricordo tre punti (il video è stato chiuso – chissà perché). Assicurazione contro le malattie tropicali (vale a dire che se un parlamentare va in vacanza in luoghi esotici e contrae una malattia, non c'è problema: c'è l’assicurazione); assicurazione per danni derivanti da escursioni in montagna (tranquilli parlamentari, andate pure a fare trekking, nel caso doveste subire un infortunio, non preoccupatevi: c'è l’assicurazione) e il terzo, a mio avviso da dementi: Se un parlamentare guida in stato d'ebbrezza e provoca un incidente non si deve preoccupare: c'è l'assicurazione (per noi, comuni mortali, plebei, è previsto, giustamente, anche l'arresto e il ritiro della patente)! Da noi c'è un detto, attribuito a un reduce da un “funerale” del maiale: Tuttu u mundu è frittuli. Per i non locridei, prendo a prestito l'affermazione di san Girolamo: “Quando lo stomaco è pieno è facile parlare di digiuno!”

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Autore: 
Tonino Carneri
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