Il sindaco di Locri scrive a Dio per chiedere aiuto per il comportamento dei suoi dipendenti

Mer, 20/08/2014 - 19:08
La denuncia e lo sfogo del primo cittadino sul comportamento dei dipendenti comunali

Il Sindaco Giovanni Calabrese continua la sua battaglia all’interno del Comune per l’“Operazione Trasparenza”, denunciando, per l’ennesima volta, il comportamento fuorviante dei dipendenti comunali. Dopo vari tentativi di dialogo, dopo provvedimenti disciplinari, senza nessuna risposta, dopo essersi rivolto alla Procura della Repubblica, dopo  l’intervento della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri, il primo cittadino manifesta la sua disapprovazione e lo sconforto per le continue e ripetute condotte di alcuni dipendenti comunali che “immobilizzano” l’apparato burocratico e  si comportano in maniera poco corretta e anomala  sul posto di lavoro, tralasciando  il senso del dovere e lo stesso rispetto del lavoro e dei colleghi, nonché della parte politica che governa la Città.

Dopo averle provate tutte, il primo cittadino con una lettera provocatoria indirizzata ad un destinatario “particolare”, Gesù Cristo, si sfoga, e evidenzia le criticità e l’ inaccettabilità a continuare a lavorare in questo modo. Invoca l’aiuto del Nostro Signore Gesù Cristo, per riuscire a sconfiggere il male e proseguire nell’avviato percorso di cambiamento che alcuni cercano di ostacolare.

Segue lettera del sindaco Calabrese:

Divinissimo Signore Gesù Cristo,

mi rivolgo a Te, in ultima istanza,  non sapendo a chi altro rivolgermi.

Con grande ossequio e deferenza  mi rivolgo per invocare il Tuo divino aiuto per  aiutarci a risolvere un’atavica problematica che affligge la Città di cui sono guida amministrativa perché scelto dai cittadini lo scorso anno. Il più grande problema della Città di Locri non è solo la cosiddetta ‘ndrangheta, ma parte dei dipendenti del Comune. Con i mie compagni di viaggio eravamo consapevoli che saremmo andati incontro ad un’impresa difficile, ma auspicavamo che, chi individuato a servire i cittadini nella qualità di dipendente comunale, avesse maggiore interesse ed amore nel ruolo di dipendente della Pubblica Amministrazione, anche considerato la crisi occupazionale che attanaglia l’Italia ed in particolar modo la Locride che ha una disoccupazione della popolazione attiva che supera il 50%. Speravamo ed auspicavamo che per amore e rispetto dei cittadini che attraverso le tasse garantiscono lo stipendio dei dipendenti pubblici, ci fosse da parte loro un maggior impegno nei confronti della città desiderosa di riemergere dopo tanti anni di buio nel quale per colpa di tutti era piombata.

Dopo un anno, anche alla luce della mia precedenza esperienza amministrativa, sono costretto ad affermare che solo una minima parte dei dipendenti comunali lavora in modo serio ed onesto, mentre tanti altri stanno a guardare in attesa che arrivi il fatidico “ventisette” per potersi vedere accreditato in banca l’importante, ma non sudato stipendio. Non sono tanti i dipendenti che sin dal primo giorno hanno raccolto la mia richiesta di aiuto, ma a loro va la mia sincera riconoscenza e gratitudine.

Prima di rivolgerTi questo mia richiesta di aiuto le abbiamo provate tutte. Provato a dialogare, provato a definire tutte le vertenze tra dipendenti e Comune, assurda e diffusa  modalità per rivendicare diritti che sembrano essere inversamente proporzionali all’impegno profuso, garantito lo stipendio tutti i mesi compreso le mensilità che mancavano al momento del mio insediamento. Queste ed altre attenzioni non hanno però fornito alcun effetto positivo. Ho avviato provvedimenti disciplinari che, purtroppo, non ho neanche avuto risposta, mi sono rivolto alla Procura della Repubblica, ho chiesto l’intervento della Guardia di Finanza e dell’Arma dei Carabinieri ai quali va il ringraziamento per la disponibilità e per l’impegno nei confronti del territorio e tutela nei confronti dei cittadini. Ti illustro solo alcuni esempi del cattivo funzionamento derivante dall’insolenza di questi signori. Mi si diceva che l’elettricista comunale, che ancora oggi continua a lavorare con modalità di libero professionista all’interno della P.A. non poteva sostituire le lampadine perché non c’erano soldi per comprarle e dovevano provvedere i cittadini!!! Grazie a qualche buon amico sono riuscito ad avere quindicimila lampadine gratuitamente, ma non mi sembra che niente sia cambiato. Le lampadine sono tutte stipate in un deposito, molte zone della città continuano a rimanere al buio e l’elettricista continua ad essere “uccel di bosco”!!!!! Solo grazie al gratuito intervento di qualche amico sono state sostituite le lampade della via Matteotti. La Polizia Municipale, per come denunciato nei giorni scorsi continua a “dormire”  in attesa speriamo presto di qualche brusco e brutto risveglio. In circa otto mesi sono state elevate meno di 400 sanzioni stradali in una città in cui regna “l’anarchia stradale” e l’altro giorno sono stati bravissimi nell’ “ostacolare” il percorso della Madonna Immacolata nostra Reverendissima Patrona. I controlli sull’abusivismo edilizio ed altri importanti compiti sono stati  delegati al “signor nessuno”!!! Il personale addetto alla raccolta dei rifiuti continua ad essere colpito da improvviso malattia ed il carico di lavoro ricade solo ed esclusivamente su pochissimi addetti ai quali va il ringraziamento della città che grazie a tale missione svolta da pochi è rimasta quasi sempre pulita in un periodo particolare che è quello estivo.

Se avessi avuto la possibilità dal punto di vista normativo avrei nominato Dirigente del Settore Ambiente il “netturbino” Salvatore Saccà – nel ruolo di giocatore/allenatore e Direttore Generale il pensionando Giuseppe Marrara quali pochi esempi di lavoratori seri, educati ed integerrimi.

Proprio ieri un dipendente è “fuggito” dal posto di lavoro – raccolta rifiuti –giustificando poi con alcune complicità un improvviso stato di malessere. Stesso malessere che oggi da “dipendente in malattia” gli consente di bivaccare in giro per la città in spregio a quei pochi che lavorano non ricorrendo a vergognosi espedienti quotidiani per non lavorare.

Nel ringraziare ancora quei pochi dipendenti, che insieme al sottoscritto ed a chi  ha deciso di seguirci in questa difficilissima battaglia di cambiamento Ti chiedo, mio illustre Divino Signore Gesù Cristo, di starmi e starci accanto, di aiutarci a superare lo sconforto quotidiano, di fare il miracolo di far comprendere che per superare difficili da situazioni è necessario l’aiuto ed il sostegno di tutti e chi non vuole contribuire al necessario cambiamento deve avere il buon senso di farsi da parte perché la città non può più sopportare il peso economico di persone che non vogliono lavorare, ma pretendono di essere pagate.

Sono certo che con il Tuo aiuto, Nostro Signore Gesù Cristo, riusciremo a sconfiggere il male e proseguire nell’avviato percorso di cambiamento che alcuni cercano di ostacolare.

Certo della benevola  accoglienza, porgo doverosi e cordiali saluti.

Dalla Residenza Municipale, 20 agosto 2014

Giovanni Calabrese Sindaco che con un gruppo di coraggiosi amministratori

continua ancora a credere in percorso di cambiamento per la Città di Locri.

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