La Grande Mela s’inchina davanti al sarto di Siderno

Dom, 19/08/2018 - 17:00

Quando all’età di nove anni, la madre lo costrinse a imparare il mestiere di sarto, presso Natalino Oppedisano, Angelo non ne voleva proprio sapere di andare, ma giorno dopo giorno e soprattutto ago dopo ago questa imposizione si trasformò in una passione e poi nel suo mestiere.
Nato nel 1928 a Siderno, trascorse la sua giovinezza in compagnia degli amici più cari e della famiglia, proprio grazie ad un amico incontrò la donna della sua vita: Liliana, con la quale si sposerà e avrà due figli: Josephine e Roberto. Quando parla dell’amore ha le idee abbastanza chiare: “Non c’è niente di più bello che provare questo sentimento, quando è sincero. Amo la stessa donna da 60 anni, non avrei potuto chiedere regalo migliore alla vita”. Nel frattempo il lavoro a Siderno inizia a mancare, così anche Angelo, come molti suoi compaesani, nel 1960 decide di sfidare l’ignoto e con in mano la valigia di cartone, parte tentando la fortuna in America, lasciando la sua Liliana in attesa del loro primo figlio. Una volta sbarcato nel Nuovo Continente, riesce a farsi apprezzare per il suo talento e per il costante sorriso presente sul suo volto. Ma la lontananza dalla sua sposa gli provoca molta sofferenza, così nel 1967 anche Liliana saluta Siderno e intraprende un lungo viaggio per riabbracciare il suo adorato marito. Con la sua famiglia accanto, Joe (come viene chiamato negli Stati Uniti) ritrova una maggiore carica e forza di volontà che gli consente di migliorare la sua nuova esistenza americana. Proprio in quell’anno fonda “Amore clothing”, ottenendo l’edificio in affitto, che richiama subito l’attenzione per l’alta qualità, il servizio personalizzato e la particolare cura che ha per le sue creazioni su misura. Così nel corso degli anni crea intorno a sé una clientela fedele. Tuttavia l’incontro che ha dato una svolta alla sua carriera è stato quello con Mayor Erastus Corning, sindaco di Albany per 42 anni (il più longevo della storia del paese), l’uomo è rimasto subito colpito dal talento del sarto calabrese e dal suo sguardo dolce, per questo lo aiutò a comprare il locale, diventando un suo fedele cliente. Ciò avvenne nel 1980, vent’anni dopo il suo arrivo in America. Nel frattempo, in tutto lo Stato di New York, la bravura del sarto calabrese incontrò una divulgazione sempre maggiore, ne è una dimostrazione la presenza di tante personalità presso il suo atelier, tra cui: Mayor Whalen sindaco di Albany, dopo la morte di Corning; Mario Cuomo, governatore dello stato di Ny dal 1983 al 1994, che insieme a Joe amava cantare le canzoni napoletane, avendo i genitori provenienti dalla provincia di Salerno; George Pataki, anch’egli governatore dal 1995 al 2006, le cui origini sono di Pellaro. Oltre agli uomini politici, anche avvocati e medici di alto livello chiedevano di essere vestiti dal sarto Amore, con il quale avevano trovato non solo un grande professionista, ma anche un amico, con il quale scherzare e scambiarsi confidenze. Nel cuore di Joe sono da sempre custoditi due amori: Liliana e la sua macchina da cucire, così quando l’età non gli ha più permesso di lavorare, ha costruito una stanza dentro la quale conserva tutti gli strumenti da lavoro e le foto di momenti indimenticabili. Non passa un solo giorno che non entri nello studio e accarezzi, con nostalgia, la sua macchina da cucire con gli occhi umidi per la commozione. Lavorando in un paese straniero, è riuscito a farsi ammirare per la sua onestà, bravura e tenacia, tutte qualità che hanno innalzato la Calabria e reso i calabresi fieri di lui e di tutto quello che è riuscito a realizzare.
 Il 17 settembre compirà 90 anni tanti sono i ricordi, le avventure e i sacrifici che ha attraversato nella sua vita. Dimostra una grande riconoscenza nei confronti del suo paese di adozione: “Se sei una persona onesta, l’America ti da tutto”, per poi aggiungere: “il mio cuore piange per la nostalgia che sento per Siderno, soprattutto provo una forte mancanza del mare e della Madonna di Portosalvo, dalla quale mi recavo ogni mattina per porgerle i miei saluti”. La verità è che ci si può recare nel posto più bello del mondo, avere tutte le soddisfazioni che si desiderano, ma dentro l’anima ci sarà sempre un angolino che piangerà e chiederà di riabbracciare la propria Terra.

Autore: 
Rosalba Topini
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