La macabra confessione di Davide

Lun, 27/05/2013 - 12:04

È stata pugnalata più volte e in più punti Fabiana Luzzi, e quando pensava agonizzante che il suo carnefice l’avrebbe fatta finita, il suo corpo viene cosparso di benzina e carbonizzato. Questo è quello che emerge dopo ore ed ore di interrogatorio a cui era stato sottoposto Davide, il fidanzato della giovane vittima.

Brutale l’epilogo. Il 17enne, conferma di essere andato a scuola a prendere Fabiana, e anziché lasciarla davanti il portone di casa, come aveva riferito in una prima versione, la porta sul posto dell’orrore, un ex mattatoio comunale. Qui è avvenuto il terribile omicidio, dove Davide con un coltello a serramanico colpisce Fabiana, che avrebbe rifiutato il giovane per l’ennesima volta. Davide va via, non contento, torna a distanza di tempo, e nota che Fabiana è ancora viva, così l’omicida si dota di una tanica di benzina, cosparge il corpo della ragazzina di liquido infiammabile e le dà fuoco.

In tutto questo, Davide rimane coinvolto con ustioni di II grado al volto, alle mani e al collo, che dichiara dapprima di essersele procurate cadendo con il motorino e di essersi bruciato con la marmitta, poi parla di un’aggressione subita da un gruppo di ragazzi, i quali gli avrebbero versato dell’acido addosso. In seguito l’interrogatorio interminabile. Pian piano Davide cede, ed in maniera ferma e decisa, dopo la mezzanotte, ammette il crudele omicidio. Adesso il giovane è rinchiuso presso il centro di prima accoglienza di Catanzaro e dovrà rispondere di omicidio volontario premeditato.

Autore: 
I. A.
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