Stando al collaboratore di giustizia Pasquale Nucera, nel 1991 il politico latitante Amedeo Matacena e il faccendiere Giovanni Di Stefano, si trovarono al Santuario di Polsi per partecipare a un summit di ‘ndrangheta organizzato dai pezzi da novanta della provincia reggina. In quell’occasione, stando alle parole di Nucera, Di Stefano, che vantava ottimi rapporti con Milosevic e la gestione di scorie radioattive e traffico d’armi verso la Libia, avrebbe sostenuto la realizzazione di un “partito degli uomini” che dovesse andare a sostituire la vecchia DC che, fino a quel momento, gli aveva garantito appoggi e protezione. La presenza di Matacena, oggi latitante dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, sarà sicuramente stato la chiave per la realizzazione di quel “partito degli uomini” del quale non è dato sapere il vero nome e sul quale Giuseppe Lombardo continua a indagare.
Fonte: cronache del Garantista Calabria