Minori non accompagnati a Caulonia: “Imperativo rispettare le regole”

Lun, 24/07/2017 - 18:30

Si è tenuta questa mattina, presso il comune di Caulonia, una conferenza stampa dell’amministrazione guidata da Caterina Belcastro utile a dirimere la complicata questione dei minori non accompagnati deflagrata negli ultimi giorni.
La prima cittadina, dettasi obbligata a fermare le pratiche per la struttura presso la quale i minori stranieri non accompagnati avrebbero dovuto essere accolti a causa della frettolosità con cui l’amministrazione Riccio avrebbe dato in concessione un immobile che solo oggi è di proprietà del comune, ha sottolineato il grande dispiacere per la situazione delle 30 persone che rischiano adesso di rimanere senza lavoro. Un danno collaterale che l’amministrazione considera assolutamente inevitabile fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di legalità per poter procedere con il progetto.
L’intoppo burocratico venutosi a creare in seguito alla richiesta di “Caulonia 2.0” di ufficializzare il passaggio di consegne dell’immobile che avrebbe dovuto accogliere i giovani immigrati, troverebbe secondo l’amministrazione radici nella superficialità con la quale la passata legislatura avrebbe cercato di concludere le pratiche (magari per, ha ipotizzato qualcuno, riuscire ad accaparrarsi qualche voto in vista delle imminenti amministrative), che avrebbero condotto la giunta Riccio a ignorare completamente i passaggi necessari a portare a termine il progetto di accoglienza.
Sul banco degli imputati, nello specifico, la decisione di dare il progetto in “gestione provvisoria” e, soprattutto, la mancata ratificazione dell’atto collegiale che avrebbe permesso il cambio della destinazione d’uso dell’edificio, che non è stata approvata in consiglio comunale.
La giunta Belcastro, adesso, deve ripartire proprio da qui e dalla indizione di un consiglio che cercherà di affrontare il più celermente possibile le emergenze affinché il progetto possa sopravvivere, garantendo così ai minori non accompagnati di tornare a Caulonia e ai 30 impiegati di ritornare alle proprie mansioni nel pieno rispetto delle norme vigenti.

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