Nabil, l’angelo venuto dal mare al Salone del Libro di Torino

Lun, 05/06/2017 - 12:45

Nella stupenda cornice della trentesima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino la Regione Calabria ha reso omaggio a Corrado Alvaro a sessant’anni dalla sua scomparsa, offrendo uno spazio culturale di tutto rispetto per ricollocare l’opera e la figura di uno dei maggiori esponenti della letteratura europea del ‘900. La Calabria l’ha fatto, come si legge nella presentazione del calendario “Calabria oltre confine” e nell’introduzione del Presidente della Regione Calabria on. Mario Oliverio, non solo offrendo “un percorso espositivo sul grande scrittore, con le prime edizioni in originale, alcuni titoli tradotti in altre lingue, immagini e filmati su Alvaro e la sua poliedrica attività”, ma mettendo in vetrina il meglio della produzione culturale calabrese del momento, della sua editoria  e dei suoi autori capaci di parlare e farsi onore, con voce originale, nel panorama culturale del Paese.
Tra gli autori “in vetrina” al Salone Internazionale del Libro di Torino il 21 maggio scorso c’è stato il prof. Giuseppe Iaconis, con il suo libro fresco di stampa: “Nabil, l’angelo venuto dal mare”, Youcanprint Editore. La conversazione con l’autore è stata tenuta, davanti ad un pubblico attento, da Antonio Bova responsabile del sistema bibliotecario jonico con sede a Bovalino. Anche il nostro Peppe Iaconis vive nella cittadina jonica che ha dato i natali ad un altro grande della letteratura italiana come Mario La Cava.
Giuseppe Iaconis, docente di discipline giuridiche presso l’ITC “G. Marconi di Siderno, con il suo  “NABIL, L’ANGELO VENUTO DAL MARE”, affronta con maestria il problema che più attanaglia la storia contemporanea: l’emigrazione. Nabil non è un bambino nato dalla fantasia dell’autore. E’ storia vera! E’ storia che affonda la tragedia nelle acque del nostro Mar Jonio e sulle spiagge desolate, spesso dal punto di vista morale e umanitario, di questa estrema punta del continente europeo.
Il racconto di Giuseppe Iaconis, che si sviluppa in 120 pagine di squisita scrittura e delicato trasporto narrativo, rappresenta – mi scuso per l’autocitazione della post-fazione da me curata – “un granellino di sapiente analisi capace di scrutare dentro l’indifferenza dell’homo distractus . Ma è un granellino fruttifero, perché germoglia in una terra storicamente di emigranti divenuta terra di nuova emigrazione ed è alimentato – con il trasporto narrativo di Nabil – da un autentico figlio di Calabria che non si attorciglia nell’orgoglio della storica appartenenza, ma si fa strumento autocritico dentro una terra che ha smarrito la propria memoria “ e non è sufficientemente bonificata dalla presenza di  nuovi e nefasti egoismi. Anche per questo è da plaudire alla scelta della Regione Calabria di accostare la ricorrenza del 60 anniversario della scomparsa di Corrado Alvaro alle figure dei calabresi odierni impegnati, mediante l’arte della scrittura, a tenere desto il messaggio culturale e morale della nostra terra di Calabria  all’interno del panorama letterario nazionale.

Autore: 
Vito Pirruccio
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