Non vendetevi i capelli

Ven, 16/11/2012 - 16:58
Non vendetevi i capelli

I nordici questo dramma non lo ricorderanno, forse perché non lo hanno mai vissuto, magari perché troppi sono gli anni dal suo accadimento. Noi sudici, ancorché relativamente giovani, ricordiamo bene le nostre donne. Sedute davanti all’uscio a sciogliere trecce e corone e a tormentare le lunghe chiome corvine, rosse, bionde e castane, ricordo del coacervo di genti che ha generato i calabresi. I pettini d’osso, a denti strettissimi, suonavano stonando quei fili d’arpa. I capelli si trappavano, ammonticchiandosi in grembi troppe volte materni. Il capillaro arrivava col sacco, lasciava qualche soldo, un utensile, un alimento. Andava via portandosi dietro l’anima delle nostre donne e la resa della dignità dei loro uomini. Dopo aver finito i soldi, essersi venduto l’oro, i capelli delle donne segnavano la capitolazione totale. Il fallimento materiale e morale delle famiglie, la fine di una civiltà millenaria. La pancia che comandava su tutto. Chi non ha vissuto quei tempi non può conoscere la pena per le donne, quel senso di sconfitta delle classi umili e la loro deriva morale. Oggi i capelli sudici non servono più, c’è gente troppo più povera ad altre latitudini con pance infinitamente più vuote da farsi strappare gli scalpi.
Ma sudici, e anche nordici, prima si sono fatti, o se lo faranno, strappare il denaro fino all’ultimo centesimo, poi hanno portato, o porteranno, l’oro vecchio ai compra oro che spuntano a migliaia come funghi. E poi non si strapperanno i capelli, che tanto non interessano più a nessuno, ma torneranno a rinunciare ai diritti, quei pochi che hanno. Si piegheranno al bisogno e serviranno senza lamentarsi. E io ve l’avevo detto, il capitale è un cartaro, baro per giunta, distribuisce per anni carte che potrebbero sembrare vincenti. Poi chiama giro, si serve in mano un’imbattibile scala e si riprende tutto il piatto, pieno, con quanto vi aveva concesso mentre voi pensavate di aver vinto. E voi chi esodati e chi con i contributi da ricongiungere vi ritroverete per Natale anche il prelievo forzoso di Monti per salvare il paese, ma quale?

Autore: 
Gioacchino Criaco
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