Nostro figlio era innamorato…

Dom, 05/02/2017 - 16:23

Innamorato sì, purtroppo non corrisposto ma non per questo nostro figlio può essere descritto come un criminale. Domenico amava quella donna che oggi sta cercando di distruggergli la vita. Un dramma che, come un fiume in piena, ha travolto la nostra famiglia.
Il 3 gennaio scorso diversi organi di stampa hanno diffuso un comunicato dei carabinieri in cui si parla di atti persecutori che nostro figlio avrebbe perpetrato nei confronti di una 52enne di Bovalino. Viene riportato che la vicenda avrebbe avuto inizio nel 2012. Cinque anni fa. Non stiamo parlando di una povera ragazzina indifesa ma di una donna che all’epoca aveva 47 anni e che ha fatto credere a un ragazzo di 28 che avrebbe potuto amarla. Nostro figlio ha creduto in un amore impossibile che lo ha reso “schiavo”. Ha cercato in ogni modo di vedersi ricambiato anche solo un briciolo del suo amore non facendo mai mancare niente a quella donna, proprio niente! Se la donna si fosse sentita perseguitata non avrebbe aspettato cinque anni per denunciarlo.
Domenico non è il criminale che traspare da quel comunicato, è un ragazzo generoso, forse troppo, e un onesto lavoratore. Non ci ha mai messo a conoscenza di questa relazione: sicuramente temeva che non l’avessimo accettata per la differenza di età.
Nostro figlio amava in silenzio.
Oggi Domenico sta soffrendo per il fango che gli è stato gettato addosso. Gli era stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna. Lui ha sbagliato a violarli, questo è certo. Ma lo ha fatto con intenti pacifici. Prima di Natale ha voluto incontrare la donna per supplicarla di ritirare la denuncia, una denuncia che per lui è stata una doccia fredda, totalmente inaspettata. Gliel’ha chiesto come regalo di Natale, l’unico regalo che le abbia mai chiesto. Lei gli era sembrata disposta ad accontentarlo e Domenico era certo che non l’avrebbe deluso.
La notte di Natale nostro figlio avrebbe dovuto iniziare il suo nuovo lavoro perché, messe insieme tutte le sue forze, era intenzionato a risorgere dopo questa amara delusione. Ma il 23 dicembre, Domenico viene posto agli arresti domiciliari, accusato di stalking. Nostro figlio arrestato perché innamorato di una donna che lo ha ingannato.
Abbiamo massimo rispetto per chi subisce lo stalking ma le denunce false vanno smascherate. Le accuse ingiuste generano la stessa devastazione emotiva e psicologica di chi lo stalking lo subisce davvero. Non possiamo sopportare che nostro figlio venga infangato così miseramente. Vogliamo ancora credere che ci sia una giustizia giusta che gli restituirà la sua vita e la sua serenità. Perché l’unica colpa di Domenico è essersi innamorato della donna sbagliata.
I genitori
Francesca Mittiga
Vincenzo Novella

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