Pregate per noi

Dom, 31/08/2014 - 11:29
Vade retro ndrangheta. In occasione delle tre processioni invochiamo l’intervento di santi e madonne per redimere i tre paesi

Come tradizione vuole, alla fine del mese di Agosto e l'inizio del mese di settembre, il calendario prevede la celebrazione delle tre feste religiose e civili più importanti del nostro territorio: la festa della Madonna della Montagna che si tiene presso il santuario mariano situato nella frazione di Polsi del comune di San Luca, la festa di San Rocco a Gioiosa Jonica e quella della Madonna di Portosalvo che si tiene a Siderno. Tre comuni recentemente assurti agli onori della cronaca nazionale  ed internazionale quali centri ad alta densità mafiosa dove si pensa che la ndrangheta sia anche riuscita a scalare i sacrati e condizionare, attraverso la sua forza intimidatrice, anche questi importanti momenti di fede e di spiritualità. Secondo il procuratore Nicola Gratteri, il santuario della Madonna di Polsi ha sempre avuto  un'importanza assoluta per la 'Ndrangheta.  
Ogni anno, infatti, in occasione della festa della Madonna, i boss della 'Ndrangheta provenienti non solo dalla Calabria ma da tutto il mondo qui si ritrovano per discutere delle strategia criminali. Si fanno le investiture, i processi, si decide se aprire o chiudere un locale di 'Ndrangheta .
«Si riuniscono a Polsi - ha detto Gratteri- perché è il luogo sacro, il luogo della custodia delle 12 tavole della 'Ndrangheta... perché la forza della santa, rispetto alle altre organizzazioni criminali è che fa osservare in modo ortodosso le regole» . In passato, però, l'ex vescovo di Locri-Gerace, Giuseppe Fiorini Morosini, ora a Reggio Calabria, condannò le attività della 'Ndrangheta  ribadendo che le attività illegali nulla hanno da condividere con la fede cristiana e affermando: «a Polsi si è consumata l'espressione più terribile della profanazione del sacro ed è stato fatto l'insulto più violento alla nostra fede e alla tradizione religiosa dei nostri padri». Queste feste, lo ricordiamo, per noi tutti rappresentano un grande momento di devozione e di religiosità e vorremmo che Santi e Madonne pregassero per noi, per il nostro futuro e per quello dei nostri figli, pregassero per scomunicare tutti coloro i quali vogliono male alla Locride e vorrebbero speculare sulle manifestazioni religiose per ribadire la forza e la supremazia della ndrangheta sulla popolazione che, dal canto suo, avendo paura di reagire accetta passivamente i diktat imposti dai capibastone locali. Queste feste sono nostre, ci appartengono, appartengono alle nostre tradizioni, non bisognerà disperderle.  
Polsi, Siderno e Gioiosa Jonica in questi giorni per onorare i Santi Patroni con quella purezza d'animo e quel trasporto che solo queste occasioni di festa riescono a trasmettere. Per un giorno non si penserà ad altro nonostante i gravi problemi che si stanno vivendo e non si possono nascondere. In questi paesi, nonostante i guasti prodotti dalla ndrangheta, tutto procede con sonnolenza. Oh Madonna di Polsi, San Rocco, Maria di Portosalvo, ci avete insegnato che il pianto e la sofferenza non sono stati inutili. Ci avete insegnato che la nostra solitudine, il nostro tormento si muovono secondo il disegno dell'amore che cammina lungo le ombre di un mondo che scompare e la paura di una vita che ancora dovrà venire.

Autore: 
Antonio Tassone
Rubrica: 

Notizie correlate