Strada Roccella Camocelli: un paradiso disonorato

Dom, 24/05/2015 - 10:14

La scorsa settimana abbiamo ricevuto alcune foto che hanno tutto l'aspetto del disastro. L'email da cui sono state inviate ha come oggetto "Strada Roccella-Camocelli (frazione di Marina di Gioiosa)". Non viene aggiunto altro. Ci rechiamo sul posto per verificare se magari, nel frattempo, a quell'orrore si sia cercato di rimediare. Ma ad attenderci una natura con la faccia di Dorian Gray all'ultimo stadio, inserita in un panorama che è da sbornia solenne. Un triste allestimento di rifiuti di ogni genere: scheletri di elettrodomestici, pneumatici usurati, cavi elettrici, pensili, sedie, barattoli per la conserva, una carcassa di non si sa più quale auto, ed eternit. Sono lì a pavimentare la collina mentre un papavero gonfiandosi e sgonfiandosi al vento ci chiede perchè? L'incuria che si fa menefreghismo è l'essenza della disumanità. L'incuria arruginisce la natura.

Su una collina dove il vento non manca mai, lastre ondulate di eternit violentano la terra e la salute. L'eternit è, infatti, composto generalmente da circa il 15% di amianto: se quelle fibre si disperdono nell'aria, oltre che nel terreno, e vengono inalate sono cancerogene. E di dosi killer se ne respirano fin troppe su quella panoramica ma resa inospitale collina, meta ideale per stenderci una tovaglia a quadretti e abbandonarsi a una spanciata a base di pane di casa, pecorino, salame e paradiso. A vederla oltraggiata e disonorata così, però, la rabbia chiude a doppia mandata la bocca dello stomaco e innesca un rutto mentale.

Invitiamo, pertanto, chi di competenza a verificare su quale territorio ricadano le improvvisate discariche, se quello di Roccella - sul podio dei comuni più virtuosi in Calabria per la raccolta differenziata dei rifiuti - o su quello di Marina di Gioiosa - che nel mese di febbraio ha inviato a tutti i cittadini un "Questionario di indagine preliminare sulla raccolta differenziata dei rifiuti" dove annunciava questa nuova sfida e avvertiva che eternit, pneumatici e rifiuti speciali necessitano un trattamento molto particolare: "abbandonarli nei cassonetti o in altri luoghi del territorio significa non solo inquinare irrimediabilmente l'ambiente in cui viviamo, ma commettere un vero e proprio reato, punito con pene molto severe".

Nonostante i buoni propositi, tutto ciò che poteva essere evitato sta corrodendo le vene di quella superba collina, incancrenendo la sua linfa. E così anzichè mostrare alla storia le nostre coscienze pulite mostriamo coscienze mai usate.

 

Autore: 
Maria Giovanna Cogliandro
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