Nella Locride ingegnere piovono soldi, a Siderno miseria?
«Già» mi risponde arrabattato Enzo Errigo, capo dell’ufficio tecnico del comune di Siderno. Mi vorrebbe dire “c’è chi predica bene e razzola male”, ma non lo dice.
Le dimissioni di Vittorio Zadotti dal consiglio d'amministrazione delle Terme di Antonimina-Locri sono il segno della sconfitta del progetto di rinascita del centro termale e la speranza di occupazione ed eccellenza.
Beni per un valore di 13milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia di Reggio Calabria all’imprenditore Nicola Romano, 49 anni, di Antonimina, ritenuto dagli investigatori legato alla cosca della 'ndrangheta dei Cordì di Locri.
Il sindaco di Antonimina, Antonio Condelli, oggi sulle pagine de “il Quotidiano della Calabria” dichiara che nel 2014 «I liquami provenienti dalla rete fognaria di Antonimina centro si versano della fiumara Portigliola.
Si è tenuto ieri sera, a Locri, il consiglio comunale, il cui argomento principale di discussione è stato le Terme di Antonimina. Lo stabilimento, gestito dai comuni di Locri e Antonimina, ha chiuso il 2013 con un pesante deficit economico annuale.
Il sottoscritti, consiglieri di minoranza, pongono la presente interrogazione finalizzata a conoscere i motivi per i quali la S.V. non ha ancora nominato il consigliere del C. di A. dello stabilimento termale. L’interrogazione non ha, certamente, finalità strumentale ma funzionale.
Antonimina e le sue terme come frontiera gay. Perché no? Un’idea che può divenire realtà. Perché da sempre terme e centri benessere, sono luoghi prediletti dalle persone che vivono una sessualità diversa.