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itSanità: La UILFPL chiede a Cotticelli di utilizzare le graduatorie dell’ASPRC
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Saverio%20Cotticelli_0.jpg?itok=y-q4Se5o" title="Sanità: La UILFPL chiede a Cotticelli di utilizzare le graduatorie dell’ASPRC" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-56529-m5AvevEgX7w" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Saverio%20Cotticelli_0.jpg?itok=ID2b_pnl" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-items">
<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Egregio Commissario,<br />
la gestione Scura ci ha lasciato in eredità una ingarbugliata e personalistica procedura relativa all’utilizzo delle graduatorie che non riflette alcuna logica né regola ma esclusivamente il soddisfacimento di esigenze personali che nulla hanno a che vedere con una corretta amministrazione.<br />
La UIL ritiene, infatti, che il ricorso all’utilizzo delle graduatorie anziché ai pubblici concorsi per l’acquisizione di personale all’interno delle Aziende del SSR sia contrario al diritto di libero accesso ai concorsi da parte di quanti sono in possesso dei requisiti di partecipazione nonché contrario ai criteri meritocratici, costituendo, invece, un’atto esclusivo a danno di molti per privilegiare soggetti in graduatoria di concorsi già espletati, soggetti per cui – è bene evidenziare – non vi sarebbe alcun ostacolo alla partecipazione del pubblico concorso.<br />
Con la gestione Scura l’essere “in graduatoria” ha costituito titolo preferenziale per l’assunzione ma i criteri di Scura cominciano a venire fuori nelle aule dei Tribunali vedi il sovra finanziamento illegittimo a strutture private accreditate e – sempre in tema di graduatorie – l’annullamento da parte del TAR di Reggio Calabria del ricorso alle graduatorie disposto, su richiesta di Scura, dall’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria.<br />
Privo di qualsiasi contenuto è l’alibi che le Aziende conseguirebbero un risparmio non espletando i concorsi in quanto si tratta di una spesa irrisoria che consentirebbe, giustamente, ad ogni Azienda di selezionare il proprio personale sul cui operato dovrà essere l’Azienda stessa a rispondere per cui si ritiene che la validità delle graduatorie e l’accesso ad esse per le assunzioni possa essere lasciata aperta esclusivamente per le Aziende in cui esse sono vigenti,<br />
Per quanto sopra si invita la SV a non autorizzare ulteriori scorrimenti di graduatorie se non per l’ eventuale utilizzo nelle stesse Aziende in cui esse sono vigenti e di autorizzare la pubblicazione dei bandi di concorso relativo alle figure da acquisire nell’ambito del SSR.</p>
<p class="rtecenter">Il Segretario Territoriale<br />
Nicola Simone</p>
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Thu, 27 Jun 2019 08:20:00 +0000jacopo.giuca56529 at https://larivieraonline.comUILFPL: la sanità calabrese ritrovi il sostegno della rete politica
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Sanit%C3%A0_17.jpg?itok=6FUBUUPL" title="UILFPL: la sanità calabrese ritrovi il sostegno della rete politica" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-54647-m5AvevEgX7w" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Sanit%C3%A0_17.jpg?itok=wJ-ehjKn" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">La Sanità calabrese ha bisogno di ritrovare al suo capezzale una rete politica e istituzionale ampia e convergente su di un unico obiettivo: sanare le malattie del settore e programmare il futuro di un Servizio Sanitario che in Calabria, come dimostrato da inchieste giornalistiche e confermato dalle decisioni del Ministro Giulia Grillo, è giunto ad un punto di non ritorno.<br />
La pagina dei conflitti istituzionali deve essere chiusa con prontezza e determinazione. Lo si deve fare per quei calabresi, numerosissimi, che hanno bisogno di avere una sanità efficiente vicino casa.<br />
Diciamo questo perché siamo convinti che solo con il confronto, franco, aperto e serrato, possano trovarsi le soluzioni migliori per far ripartire una macchina il cui stato di malfunzionamento era stato da noi, negli anni, ampiamente denunciato alle istituzioni competenti.<br />
Lo stato attuale del settore sanitario, esploso all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale grazie al lavoro di approfondimento giornalistico delle testate locali e delle Iene, è il frutto di anni di scempio. Di un arco temporale assai lungo durante il quale si sono rafforzate le connivenze trasversali fra una parte della politica, quella meno pratica alla gestione democratica della cosa pubblica, e la criminalità calabrese che, grazie anche ai lucrosi affari gestiti sulle spalle dei cittadini calabresi, è cresciuta in potere economico e militare.<br />
Gli unici a perdere sono stati i nostri concittadini, soprattutto quelli appartenenti alla fasce più deboli della società, che stanno pagando - economicamente e socialmente - i ritardi e le inefficienze della sanità calabrese. <br />
Certo, oggi, non si può pretendere che chi ha assunto la guida del settore, su preciso mandato del Governo Conte, possa ribaltare il quadro con un tocco di bacchetta magica. Siamo convinti, però, che a Roma non si possa più fare finta di niente. Il problema deve essere affrontato, con fermezza e determinazione, da chi governa la cosa pubblica nazionale.<br />
In questo quadro, non possiamo che augurarci che la visita del ministro Giulia Grillo possa produrre, in tempi brevi, risultati concreti, finalizzati a migliorare i Livelli essenziali di assistenza, ridurre le liste di attesa e la mobilità sanitaria fuori regione, realizzare le opere infrastrutturali che sono ferme da troppi anni e, soprattutto, mettere in campo una rete di sistema sanitario regionale che possa essere allineato agli standard nazionali. <br />
E’ importante farlo, soprattutto oggi che la nostra penisola è attraversata da un dibattito delicato sui temi del regionalismo differenziato e dell’applicazione della riforma costituzionale. Adesso, più di prima, è determinante riallineare l’offerta delle prestazioni sanitarie fra le varie regioni italiane, senza fare differenze fra il Nord ed il Sud del Paese.<br />
In questo momento, poi, è opportuno che ognuno svolga il proprio ruolo mettendo da parte le logiche di appartenenza partitica che, sino ad oggi, hanno affossato il sistema. Siamo convinti che la politica debba fare un passo indietro e rimanere fuori dal governo di questi meccanismi e dalla scelta, soprattutto, dei manager ai cui affidare le sorti delle Aziende Ospedaliere e della rete sanitaria territoriale.<br />
La Regione Calabria deve fare la propria parte per quanto di competenza individuando le figure professionalmente qualificate, da trarre da una White List di soggetti con esperienza comprovata nelle materie di interesse preminente per il rilancio del settore sanitario, cui assegnare la cura degli organi apicali del settore.<br />
In Calabria non è tutto da buttare, ci sono dei punti di eccellenza che vanno sostenuti e replicati.<br />
Ci sono grandi professionisti che non meritano di finire dentro un polverone mortificante anche dell’impegno di tanti operatori sanitari che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con dedizione e professionalità.<br />
Gli organi di vertice politico dell’amministrazione regionale devono essere impegnati in un’azione finalizzata a rasserenare il clima in questa ultima fase di legislatura e mettere, con concretezza, i problemi sanitari al centro dell’azione politica e amministrativa di questi ultimi mesi di azione politica.<br />
E’ un percorso lungo, ma siamo convinti che bisogna avviare la discussione, riaprire il confronto, in primis, con il commissario di Governo. <br />
Sono tante le cose da fare. Intanto, stabilire rapporto giusto con sanità privata che, in questi anni, è stato un elemento che ha inciso pesantemente sul bilancio della sanità calabrese, con abuso eccessivo, a volte clientelare, della politica verso alcuni privati.<br />
Poi, bisogna creare un rapporto virtuoso fra personale assunto e personale acquisito attraverso i servizi esternalizzati, poiché la spesa per Beni e Servizi supera ampiamente la spesa per il personale dipendente.<br />
E’ necessario procedere alla ristrutturazione del Dipartimento salute.<br />
E’ di fondamentale importanza, poi, procedere allo sblocco della questione infrastrutturale legata alla realizzazione dei nuovi ospedali e, in questo campo, il Governo deve intervenire per trovare soluzione al contenzioso in atto con le aziende che avrebbero dovuto realizzare le nuove strutture. <br />
Bisogna, soprattutto, abbassare i toni, stemperare il clima e riaprire il confronto per cercare di dare risposte concrete ai calabresi.</p>
<p class="rtecenter" style="margin-left:198.4px;">Il Segretario Generale UIL FPL Calabria<br />
Elio Bartoletti</p>
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Wed, 13 Mar 2019 10:40:00 +0000jacopo.giuca54647 at https://larivieraonline.comTrasferimento di personale dall’ospedale di Locri: UILFPL chiede controlli
https://larivieraonline.com/trasferimento-di-personale-dall%E2%80%99ospedale-di-locri-uilfpl-chiede-controlli
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Medico_6.jpg?itok=EEZT91ao" title="Trasferimento di personale dall’ospedale di Locri: UILFPL chiede controlli" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-53653-m5AvevEgX7w" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Medico_6.jpg?itok=gdUw2Muz" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-items">
<div class="field-item even"><p class="rteright"><strong>-Procura della Repubblica di Locri</strong><br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />
<em><a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a></em></p>
<p class="rteright"><strong>-Commissario ad Acta Piano di Rientro Regione Calabria</strong><br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a></p>
<p class="rteright"><strong>-Dirigente Generale</strong><br />
Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria<br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a><br />
Loro sedi</p>
<p class="rteright"><strong>-e, p.c. -Dott. Michele di Bari </strong><br />
Prefetto di Reggio Calabria<br />
<a href="mailto:[email protected]">[email protected]</a></p>
<p class="rtejustify">Qualunque cittadino venga a conoscenza della commissione di un reato ha l’obbligo di denunciarlo alle Autorità Competenti.<br />
Quanto apprendiamo dalla lettura dell’articolo dal titolo “… dure accuse della FSI- USAE“, apparso sulle pagine del quotidiano la Gazzetta del Sud pag. 28 di martedì 8 gennaio 2019 e da altre testate GIORNALISTICHE ON LINE a parere di questa Organizzazione rientra pienamente nella fattispecie su rappresentata.<br />
Infatti, tra i doveri di un cittadino è ricompreso quello della denuncia qualora si venga a conoscenza dell’appalesarsi di condotte aventi eventuale rilevanza penale, a maggiore ragione l’obbligo persiste per un dirigente sindacale che è rappresentante istituzionale e portatore di interessi collettivi.<br />
Dalla nota stampa di che trattasi risulta che la Segretaria dell’Organizzazione Sindacale FSI-USAE ha <strong><em>“Denunziato che nonostante la grave carenza di personale medico ed infermieristico all’Ospedale di Locri si continua a trasferire il personale ad altre strutture ospedaliere. La denuncia è firmata dalla Segretaria territoriale FSI-USAE , trasmessa al Direttore Sanitario aziendale dell’ASP Pasquale Mesiti e al neocommissario regionale ad acta per il Piano di rientro Saverio Cotticelli”</em></strong><br />
Si tratta del trasferimento di una infermiera in sevizio da circa un anno presso i reparto di medicina Locrese la quale è stata destinata al Presidio Ospedaliero di Melito Porto Salvo.<br />
Dall’articolo risulterebbe che a parere della Segretaria tale trasferimento <strong><em>“rientra in una serie di palesi illegittimità” e cosa più grave “appare dovuto più a logiche clientelari che ad effettive esigenze di servizio”.</em></strong><br />
Nei fatti la FSI-USAE tramite la sua legale rappresentante denuncia che materialmente ha disposto <strong><em>“l’anomalo trasferimento”: “ l’ex Direttore del Dipartimento Ospedaliero Domenico Calabrò che si sarebbe prodigato a trasferire l’infermiera qualche giorno prima che fossero revocate le sue funzioni di capodipartimento ospedaliero e cosa più grave “MENTRE RISULTAVA IN CONGEDO, QUINDI FUORI SERVIZIO”.</em></strong><br />
Di seguito la FSI descrive tutte le criticità assistenziali in cui versa il reparto di medicina di Locri e del grave rischio cui sono esposti anche gli operatori ed, altresì<strong><em>, “ DENUNZIA anche altri casi di azioni clientelari”.<br />
“La nota – denunzia si chiude con la richiesta della: “immediata revoca di trasferimento sopracitato” e con l’annuncio che la FSI “si riserva di adire la magistratura competente per valutare se nel comportamento posto in essere dal dirigente si possono ravvisare violazioni di cui al codice penale”.</em></strong><br />
La UIL FPL prendendo atto che:</p>
<ol>
<li class="rtejustify">la FSI intenderà, eventualmente, produrre definitiva e formale denuncia alla Autorità Giudiziaria solo in caso di non ottenimento della revoca del provvedimento di trasferimento;</li>
<li class="rtejustify">la eventuale realizzazione della revoca del provvedimento di trasferimento non sana quanto già denunciato dalla Barbuto in capo al Dr Domenico Calabrò per quanto attiene la già cristallizzata condotta penale posta in essere dal Dirigente Sanitario;</li>
<li class="rtejustify">quanto di stretta competenza penale avrebbe dovuto essere con ogni immediatezza formalmente denunciato oltre che pubblicamente anche e soprattutto all’Autorità Giudiziaria;</li>
<li class="rtejustify">la Denuncia alla A.G. è un obbligo sancito dal c.p. ancor più stringente per le autorità sanitarie cui è indirizzata la missiva FSI, le quali peraltro hanno il potere di sanzionare disciplinarmente.</li>
<li class="rtejustify">La norma tutela il corretto funzionamento della giustizia, nello specifico garantendo che la notizia di reato giunga a conoscenza dell’organismo competente all’esercizio dell’azione penale. Art.361 codice penale – il bene giuridico tutelato è l’acquisizione della notitia criminis da parte dell’autorità giudiziaria in modo che essa possa correttamente ed efficacemente esercitare l’azione penale.</li>
<li class="rtejustify">Le notizie riportate dall’Organo di stampa configurino la commissione di diversi reati di natura penale;</li>
</ol>
<p class="rtecenter" style="margin-left:18px;">CHIEDE</p>
<p class="rtejustify" style="margin-left:18px;">Alla Spett.le Procura della Repubblica di Locri, di volersi, qualora lo ritenga opportuno, attivare per verificare se quanto contenuto nella denuncia della Organizzazione Sindacale FSI-USAE, sia pertinente ed utile al perseguimento degli eventuali reati commessi dal Dr. Domenico Calabrò.<br />
Questa O.S. nel chiedere ai sensi della normativa vigente di essere posta a conoscenza dell’eventuale archiviazione del procedimento penale, comunica di essere disponibile per fornire ogni altro elemento utile alle indagini.</p>
<p class="rtecenter" style="margin-left:18px;">Il Segretario Territoriale<br />
Nicola Simone</p>
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Wed, 09 Jan 2019 16:40:00 +0000jacopo.giuca53653 at https://larivieraonline.comDiritto alla salute nel Reggino, la UILFPL esulta: “Eppur si muove!”
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<div class="field-item even"><a href="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/large/public/notizie/Ospedale%20di%20Polistena_3.jpg?itok=ke0C576x" title="Diritto alla salute nel Reggino, la UILFPL esulta: “Eppur si muove!”" class="colorbox" data-colorbox-gallery="gallery-node-49886-m5AvevEgX7w" data-cbox-img-attrs="{"title": "", "alt": ""}"><img src="https://larivieraonline.com/sites/default/files/styles/front_content_news/public/notizie/Ospedale%20di%20Polistena_3.jpg?itok=s5p3liBS" width="250" height="180" alt="" title="" /></a></div>
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Accogliamo con favore, dopo anni di silenzio, le uscite pubbliche di soggetti che si posizionano a difesa dell'ospedale di Polistena e quindi della sanità pubblica della Piana. Finalmente non siamo più soli a rivendicare il diritto alla salute costituzionalmente garantito.<br />
Nel merito delle notizie apparse sulla stampa, però, non possiamo che stigmatizzare alcune affermazioni che lamentano carenze di personale, ma si omette di dire che, all'interno della u.o. di Ostetricia e Ginecologia del p.o. di Polistena, sono 34 le unità assegnate, senza contare medici ed OSS, per garantire 18 posti letto, due di day hospital e le attività operatorie.<br />
Inoltre bisognerebbe spiegare che si parla di unità operativa quando prevista nell'Atto Aziendale (DCA 57/2017), allo stato l'Atto Aziendale nell' Ospedale di Polistena, prevede UNA sola unità operativa di ostetricia e ginecologia. Definire unità operative, una serie di servizi collaterali alla normale attività di un reparto, è un marchiano errore..<br />
Condividiamo le lamentele sul cosiddetto fenomeno degli "imboscati" e riteniamo ci sia bisogno di un'opera di disboscamento radicale, come andiamo ribadendo da anni anche sulla stampa nazionale. Senza criminalizzare i lavoratori, come qualche segretario regionale ebbe a dire quando scrivemmo queste cose, ma partendo dai fenomeni, perlomeno illeciti, dei cambi di qualifica. Sarebbe opportuno accertare se, nelle more del cambio di qualifica e dopo aver verificato a monte la liceità dell'operazione, durante l'utilizzazione in compiti diversi da quelli della propria qualifica di assunzione, allo stesso personale sono state corrisposte le indennità professionali specifiche. Anche questo è "imboscamento". Così come bisognerebbe capire se i fantomatici servizi ambulatoriali disseminati sul territorio possono essere classificati posti "tranquilli", al pari di servizi chiusi ma che utilizzano personale.<br />
Inoltre a questo solerte fustigatore di costumi, chiediamo viste le sue asserzioni, di fare nome e cognomi dei dirigenti sindacali e del personale protetto da sigle sindacali e/o da politici.<br />
Infine, si dovrebbe ricordare che le elezioni RSU sono finite il 20 aprile!<br />
Il "rispetto delle regole" passa attraverso la scrupolosa osservanza delle Leggi e dei CC.CC.NN.LL. su questa strada ed in questa direzione, noi ci siamo da anni. Rispetto delle norme che vanno dai tempi di intervento del personale in reperibilità ( "immediata reperibilità" recita l'art. 7 CCNL integrativo 7.4.1999), al rispetto del dettato dell'art. 17, c. 3, CCNL 7.4.1999, all'erogazione di somme accessorie (solo se previste dai contratti e non fantasiosi compensi), al rispetto delle qualifiche di assunzione (art. 2103 cc), questi solo per citare alcune delle storture segnalate e denunciate.<br />
Auspichiamo che le competenti Autorità investite del problema, intervengano per fare luce e chiarezza su queste concause che contribuiscono a fare dell' ASP di Reggio Calabria la "peggiore d'Europa" (cit. Scura, commissario ad acta PdR).</p>
<p class="rtecenter">La segreteria Provinciale<br />
Nicola Simone Francesco Politanò</p>
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Wed, 09 May 2018 10:40:00 +0000jacopo.giuca49886 at https://larivieraonline.comUILFPL: Finalmente uno spiraglio per l’ospedale di Polistena
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<div class="field-item even"><p class="rtejustify">Udiamo uno scampanio a festa celebrativo e magnificante le opere, frutto di sovraumano sforzo, del governatore Oliverio, del commissario Scura e del DG Brancati che, dopo oltre sette anni di congelamento del turn over a causa del PdR, autorizzano l’assunzione di qualche unità di personale per l’ospedale di Polistena. Assunzioni che altro non sono che la conseguenza, inevitabile, dell’avvicendamento del turn over e del rispetto della legge 161/2014, con “soli” tre anni di ritardo e in nome dei quali probabilmente, si tenta di raggiungere altri scopi. Ci saremmo aspettati assunzioni a seguito di interventi strutturali ed organici o di attività di reingegnerizzazione e razionalizzazione delle risorse esistenti, invece nulla di tutto questo. Si tenta di ovviare alle evidenti lacune e carenze con il più facile degli interventi alzando una cortina fumogena sui problemi e nascondendo la polvere sotto il tappeto; soddisfando mire, brame e bramosie di pochi unti e non per “vicinanza ai problemi”. Si strombazza ai quattro venti che l’ospedale di Polistena è rimpinguato nell’organico ma si tratta di qualche unità medica e altre figure funzionali non si capisce bene a cosa, ma si omette di dire che ben cinque unità operative sono senza direttore di struttura complessa e sono reparti, già esistenti, quali: Chirurgia, Cardiologia ed UTIC, Ostetricia, Psichiatria e Pronto Soccorso. Inoltre poi nessuno parla delle nuove unità operative: urologia e neurologia con 10 pl ciascuno, o dei servizi tutti previsti nel DCA 64/2016, di cui non si ha notizia né si vede traccia. Per non parlare della unità operativa di oculistica prevista dal D.M. 2.4.2015, n. 70 allegato 1 cap. 2.3, che classifica gli ospedali spoke ma non dagli atti regionali o ancora, della prescrizione che negli ospedali spoke <em>“devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello”</em> (HUB). Nel frattempo non si autorizzano concorsi per tali posti, né si autorizzano le assunzioni di CPS-Infermieri, O.S.S. (oggi in numero inadeguato rispetto al fabbisogno),in compenso si autorizzano le assunzioni, tra gli altri e per esempio, di un fisioterapista, di un direttore di s.c. di farmacia, figure importanti e necessarie ma riteniamo più urgente coprire il posto di Primario Chirurgo o di Ostetricia e Ginecologia o di Psichiatria o di cardiologia ed UTIC, insomma tutte quelle figure necessari al buon funzionamento delle diverse unità operative front office con i degenti. Finanche il posto di Dirigente Sanitario di presidio (Direttore Sanitario ) è prioritario rispetto al direttore di struttura complessa-Farmacista o ad un fisioterapista, per esempio. La carenza di organico dell’ospedale di Polistena non si può affrontare con strumenti che creano ulteriore precarietà, quando ci sono giù decine di personale da stabilizzare, e utilizzando graduatorie di concorsi di altre parti della Regione o come si vocifera, addirittura fuori Regione. Non ci risulta che qualcuno si sia dato da fare per vedere quali necessità esistano in loco o se attrezzature vetuste ed obsolete sono sostituite o acquistati apparecchi validi. Non vorremmo si facesse la fine dell’Azienda Sanitaria di Rimini, dove il direttore amministrativo affermò sui giornali di essere perplesso e insoddisfatto per aver acquistato, un anno prima dell’ASP di Reggio Calabria, una RMN a circa 500.000 euro (uguale a quelle che sta acquistando l’ASP) ma di doverne spendere altrettanto per manutenzione ed aggiornamento ordinari! Quindi non possiamo esser soddisfatti dell’allegra gestione che riguarda non solo l’ospedale di Polistena, ma tutta l’ASP di Reggio Calabria, dove le cose si fanno non in ragione dei servizi da erogare bensì di chi deve esercitare quel ruolo o compito e della ricaduta (economica o di altro genere), senza una visione progettuale o di assieme di sviluppo della sanità pubblica.<br />
Non eravamo, non siamo, né saremo tra coloro che ipocritamente, forse per obiettivi personali o di famiglia, gongolano e indicono celebrazioni, mentre i servizi erano e continuano ad essere alla deriva, in alcuni casi chiusi, dimezzati, a scartamento ridotto (bisognerebbe capire con quale competenza); non possiamo essere contenti che, dopo aver denunciato anche davanti all’autorità giudiziaria ed ottenuto l’apertura di servizi almeno h.12 (es. Gatroenterologia), assistiamo a passi indietro e ritornare come due anni fa con l’erogazione di servizi sanitari secondo orari “d’ufficio”, cioè solo di mattina.<br />
Non possiamo e non vogliamo dire, “<em>per mera propaganda di regime</em>”, che tutto va bene quando così non è.<br />
Oggi come ieri l’invito che facciamo a tutti è di mantenere alta l’attenzione e di non cadere nei tranelli che vogliono gabbare i cittadini.<br />
Il diritto alla salute è dei Cittadini e nella Piana passa, obbligatoriamente, dal p.o. di Polistena unico baluardo di sanità deputato all’emergenza urgenza. La scrivente Organizzazione Sindacale assicura, come fatto nel passato, il suo costante impegno per il raggiungimento dell’obiettivo di mantenimento e rafforzamento, come previsto dagli atti regionali e nazionali sopra citati, dell’unico ospedale spoke del comprensorio ( p.o.di Polistena).<br />
In questa battaglia di civiltà saremo a fianco di qualunque iniziativa tesa alla salvaguardia dei diritti dei Cittadini per il diritto alla salute e della conseguenziale salvaguardia della occupazione, senza creare ulteriore precarietà, tra l’altro cassata da leggi delloStato.</p>
<p class="rtecenter">La segreteria Provinciale<br />
Nicola Simone Francesco Politanò</p>
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Sat, 26 Aug 2017 15:20:00 +0000jacopo.giuca44307 at https://larivieraonline.comLa UILFPL chiede chiarimenti sulla posizione del dr. Calabrò
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<div class="field-item even"><p class="p1 rtejustify"><span class="s1">È di recente apparso un articolo pubblicato sulla stampa nazionale, assunto agli onori della cronaca, che approfondisce il caso di una ipotesi di truffa professionale a carico di un dirigente medico nominato quale direttore di struttura complessa sulla scorta di attestazioni false. Non vi è dubbio che questa ipotesi sia sovrapponibile alla più volte denunciata posizione del dr Domenico Calabrò. Infatti, il Dr. Domenico Calabro, asseritamente perdente posto quale direttore della struttura complessa di Allergologia, sul cui presupposto avrebbe indebitamente usufruito del regolamento di mobilità regionale per il rinnovo/proroga dell’incarico di struttura complessa di pneumologia (struttura di nuova istituzione e senza alcuna autorizzazione alla attivazione ed alla copertura del posto di direzione), si trova oggi ad operare anche quale direttore ad interim di medicina , oltre che direttore di Dipartimento Medico Ospedaliero.<br />
Tutto ciò in presenza di una certificazione che secondo la magistratura attesta il falso quale requisito di accesso all’incarico originario di primario di Allergologia.<br />
Si precisa inoltre che mantenere un incarico ad interim di primario di Medicina oltre il termine di 60gg , per come disciplinato dall’art.18 ccnl 1998/2001 , rappresenta una elusione alla legge ed un danno contabile.<br />
Quanto detto si riflette sulla organizzazione ospedaliera che permane deficitaria sì da cagionare una danno alla immagine che incide sulla efficacia e qualità della risposta assistenziale , purtroppo percepita negativamente dall’utenza.<br />
Nell’articolo si legge ancora di provvedimenti che la azienda di Palermo ha ritenuto, correttamente , di adottare quale la sospensione immediata del professionista dall‘incarico apicale e in via contabile, la restituzione dei proventi illecitamente assunti. Ci si chiede , a questo punto, stante il silenzio da parte della Commissione, quali provvedimenti la stessa intenda adottare.<br />
Si confida in un comportamento della triade commissariale , la cui composizione e provenienza è garanzia di legalità e trasparenza, che miri a rimuovere la suddetta situazione di illegalità , evidenziata dalla Magistratura di Locri.<br />
Appare chiaro che proseguendo in questo dilatorio atteggiamento si perpetua il reato contestato dalla Procura di Locri (Procedimento n.1718 /2015 R.G.), con conseguente danno erariale.<br />
<b><i>La Segreteria Provinciale</i></b><br />
<i>Nuccio Azzarà Nicola Simone Francesco Politanò</i></span></p>
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Mon, 08 Feb 2016 16:08:15 +0000jacopo.giuca30240 at https://larivieraonline.com