Taurianova: l’amministrazione era pronta alle polemiche sull’illuminazione

Ven, 02/02/2018 - 16:20

Ormai siamo abituati e vaccinati: da una parte l’amministrazione Scionti individua i problemi, vaglia le soluzioni a disposizione e fa scelte che reputa opportune; dall’altra l’opposizione che, a turno, dall’alto della onniscienza di cui pare essere pregna, critica ciecamente a spron battuto tutto e tutti, il più delle volte con argomentazioni prive di ogni fondamento tecnico e procedurale.
Stavolta è il turno della polemica sulla convenzione per la gestione della pubblica illuminazione. Non ci aspettavamo molto di più e, a tal proposito, suggeriamo l’inserimento, nel prossimo comunicato, per mera completezza zoologica, della canzoncina dei “due liocorni”.
Facciamo riferimento al comunicato della consigliera Morabito che - al netto della paradossale confusione tra SpA, s.r.l., acquisizioni societarie e complotti di natura cosmica - dice tutto e il contrario di tutto, riportando dati e proiezioni assolutamente prive di fondamento riscontrabile.
La Consigliera di opposizione inizia il lungo ed esilarante comunicato stampa asserendo che la materia trattata non sarebbe di competenza del Consiglio Comunale e che il Sindaco avrebbe, invece, deciso di farlo inserire all’ordine del giorno per lavarsene le mani o per motivi propagandistici, dimenticando per altro che il Consiglio Comunale è il luogo deputato a discutere e dibattere sugli importanti problemi che interessano la comunità.
Come avrebbe mai potuto, il Sindaco, lavarsene le mani anche nel caso in cui avesse dovuto deliberarlo in sede di Giunta Comunale? Forse la Consigliera di opposizione dimentica, perché altrimenti non sappiamo cosa pensare, che il Sindaco, sia in Giunta Comunale che in Consiglio Comunale, ha diritto di voto con annesse le medesime responsabilità. Detto ciò la invitiamo anche ad andare a leggersi le norme che individuano le competenze del Consiglio Comunale e in ciò vogliamo pure darle un aiutino indicandole l’art. 42, lett. “e” ed “i” del D.Lgsl 267/2000.
Riteniamo, in questa sede doveroso fare un po’ di chiarezza su un argomento molto delicato visto l’impatto che ha sulla cittadinanza e la complessità tecnica che nasconde e per far ciò dobbiamo andare per gradi.
L’amministrazione Scionti, trovava, al momento del suo insediamento, una situazione drammatica in materia energetica: il Comune di Taurianova, moroso da tempo, si ritrovava a pagare un sovrapprezzo sul costo di fornitura elettrica dovuto alla cosiddetta “clausola di salvaguardia” che fa lievitare di oltre il 30% il costo reale dell’energia se confrontata con i prezzi del libero mercato, determinatasi, per questo, concausa del dissesto finanziario del nostro Comune.
Per porre rimedio a questo enorme problema, sin dai primi mesi del 2016, il Sindaco Scionti tentava a più riprese una trattativa con l’Enel per uscire da tale clausola, ma ogni sforzo di portare a termine con successo l’operazione diventava vano vista la ritrosia del gestore. In questo quadro generale, il Comune si scopriva costretto a cercare soluzioni alternative per contenere sia le spese legate alla pubblica illuminazione che i costi energetici derivanti dal sollevamento dell’acqua e alla gestione degli edifici pubblici.
Oltre a ciò, l’amministrazione Scionti si accorgeva che, da decenni, nessun intervento di manutenzione programmata era stato pianificato sulle componenti delle rete elettrica e sui quadri di proprietà del Comune. Situazione che esponeva ed espone tutti i cittadini a rischi di natura elettrica non indifferenti.
Tra le varie alternative vagliate, veniva individuata la soluzione del possibile affidamento del servizio di pubblica illuminazione alla ditta vincitrice del bando Consip per l’area SUD, operazione che non solo avrebbe portato ad un intervento celere sulla rete elettrica ma anche ad un incremento dei servizi erogati in termini di sicurezza degli impianti e di funzionalità della rete. Inoltre l’operazione di assegnazione tramite bando Consip (che non è un mostro a tre teste come qualcuno vuol far credere ai cittadini bensì uno strumento nato per la razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi che fa capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze) avrebbe consentito al Comune di Taurianova di partecipare ai previsti bandi regionali per l’efficientamento energetico della città.
Le indagini preventive alla redazione di un quadro economico partono dalla fine del 2017 (l’Avv. Morabito ha fatto uno scoop a dir poco scottante!) e, successivamente alla stesura dello stesso, l’Energy Manager Ing. Enrico Ninarello, a seguito di numerosi confronti con l’amministrazione, produceva parere positivo rispetto all’operazione dal momento che la stessa:

  1. Fa divincolare il Comune dal servizio di salvaguardia per la fornitura di energia elettrica sulla pubblica illuminazione;
  2. Produce un risparmio immediato di oltre 230 mila euro annue rispetto all’attuale costo del servizio, che in nove anni si traduce in un risparmio complessivo pari a quasi 2,1 milioni di euro alla fine dei 9 anni di contratto.
  3. Fornisce il Comune di una infrastruttura moderna e molto più efficiente dell’attuale anche attraverso la telegestione e il telecontrollo che mirano ad una gestione “Smart” della pubblica illuminazione;
  4. Obbliga la società fornitrice ad effettuare investimenti per l’efficientamento energetico degli impianti di pubblica illuminazione del Comune per quasi 1,3 milioni di euro di propria tasca già entro i primi 2 anni rispetto ai 9 anni complessivi della convenzione;
  5. Semplifica il sistema di pagamento (un’unica fattura al posto di decine di fatture per tutti i POD della pubblica illuminazione presenti a Taurianova)
  6. Permette la gestione immediata di eventuali guasti grazie anche all’istituzione di un numero verde al servizio dei cittadini per le segnalazioni;
  7. Produce un incremento dei servizi in favore del Comune (controllo degli impianti di terra, dei quadri elettrici, verniciatura pali, ecc.);
  8. Provoca un abbattimento dei consumi relativi al servizio di oltre il 58% di energia e conseguente riduzione delle emissioni di CO2 pari ad oltre 3.200 tonnellate;

Alla luce di tutto questo iter l’amministrazione si muoveva per accettare, avendo valutato pro e contro, la proposta contrattuale per cominciare ad invertire una tendenza negativa decennale in materia di gestione dell’energia.
Oggi, ahinoi, a fronte di tutto ciò e del lavoro messo in campo, ci troviamo ad essere accusati di poca attenzione e siamo costretti a leggere numeri e dati che non solo non hanno riscontro nel reale (del tipo 80% di risparmio, anzi che dico…90% forse 95%!!) ma che danno false informazioni circa lo svolgimento futuro del servizio.
Una chicca su tutte: il fatto che il prezzo dell’energia elettrica possa essere soggetto a revisioni dovute all’incremento ISTAT o a situazioni contingenti non è una novità per nessuno ed è un’eventualità che tutto il mondo mette in conto e a cui l’attuale fornitura di energia elettrica è già sottoposta in base all’oscillazione e all’incremento mensile del costo della quota energia sul mercato nazionale. Inoltre siamo ben consapevoli che le ditte che svolgono questi servizi abbiano dei margini di guadagno: non siamo così ingenui nel pensare che esistano società che, in virtù di chissà quale miracolo, possano elargire servizi “gratis et amore Dei”.
In merito a ciò facciamo presente all’Avv. Morabito che eventuali costi extracanone saranno legati in maniera indissolubile alla aggiudicazione del finanziamento stabilito nell’Avviso Pubblico per “gli interventi di efficientamento delle reti di illuminazione pubblica dei Comuni” della Regione Calabria, a cui, in assenza di adesione alla succitata convenzione, non sarebbe stato possibile partecipare.
È per questo e per tante altre cose, che restiamo basiti dinanzi a tanta pochezza di argomenti e a tanta approssimazione di slogan populisti e pertanto scegliamo di continuare a lavorare solo per dare risposte concrete e soluzioni reali e tangibili senza avventurarci in voli pindarici che non hanno riscontro in letteratura se non nella “fantasia zoologica” di qualcuno.

L’Amministrazione Comunale

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