Vecchie e nuove rose

Lun, 02/02/2009 - 00:00

Non amavo le rose. Le trovavo delle ragazze dozzinali, stupidotte e troppo truccate, con profumi mediocri, un po’ flaccide e senza fiato, come lo sono le ragazze di oggidì. Anche io -come tutti- conoscevo solo le rose moderne, gli Ibridi di Tè venduti dai fiorai, nell’immaginario comune sempiternamente accompagnati dall’ immobile nebbiolina. Ora che ci ripenso non era un errore non amarle. Le rose Ibride di Tè, note all’establishment giardinicolo con la sigla “HT”, che vuol dire Hybrid of Tea, quelle vendute dai fiorai, sono una parvenza del fiore che fu la rosa, una presa in giro, una pietosa aberrazione creata dal commercio. Le rose del fioraio non hanno più nulla a che vedere con le “rose”, neanche con le loro dirette parenti, queste HT nominate prima. Sono solo prodotti immessi sul mercato per essere venduti e acquistati, non mantengono nulla della grazia del fiore: hanno perso ogni profumo durante la dormienza in freezer, ogni delicatezza della trama dei petali sotto lo spray lucidante, e per di più si afflosciano al primo sguardo, non arrivano a durare neanche mezz’ora. Grazie, sono ormai “vecchie”. Hanno addosso un paio di giorni di viaggio in un cargo aereo che le porta in Europa dal Kenya o dal Sud America, poi un altro giorno per lo smistamento in Olanda, e poi chissà quanto tempo chiuse nelle celle frigorifere. Non a caso quando i fiorai le tirano fuori trionfanti dalle loro scatole, le foglie sono ormai flosce e spente: un cadavere di rosa. In molti dicono “non mi piacciono le rose”, non me ne stupisco: come potrebbero piacere simili relitti mummificati dal vago odore di acqua marcia? Se queste sono le suggestioni estetiche che i fiorai riescono a trasmetterci riguardo ai fiori, andiamo bene. Queste “rose da fioraio” hanno completamente spodestato dai giardini le vecchie rose, proprio perché erano adatte al taglio, alla conservazione in frigo e alla vendita. Le vecchie rose non si prestano a queste vessazioni, e hanno fiori completamente diversi da quelle del fioraio, sono cicciottelle e spampanate, solitamente molto profumate e con spine piccole e fitte. I pittori fiamminghi le dipingevano in grandi composizioni che sfidavano la legge di gravità. Piene e vaporose, con petali sottili e cartacei, e al centro un bottoncino verde. Le HT hanno una suggestione del tutto diversa, e una bella varietà come la ’Abbaye de Cluny’, seppur moderna, ha un aspetto che fa molto “anni Trenta”. Ovviamente dai fiorai non si trova.

Autore: 
Redazione
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