Abbattimento delle querce secolari: una questione di regolamento

Dom, 30/10/2016 - 10:24
L’abbattimento degli alberi centenari che davano il nome a via delle Querce ha generato grande polemica sul web e, soprattutto, reso nuovamente attuale la mancanza di un Regolamento del Verde Pubblico e Privato che avrebbe evitato al Comune di Siderno di prendere una decisione, secondo noi, avventata. A partire da questa incresciosa vicenda il nostro giornale ha deciso di farsi punto di raccolta firme per l’approvazione tempestiva di questa normativa.

Ha generato non poche polemiche sul web il taglio di alcune delle querce secolari che abbellivano (nomen omen!) via delle Querce, prosecuzione di via Fiume che termina in piazza Oreste Sorace.
Gli alberi, di circa 150 anni, sarebbero stati potati a inizio settimana su impulso del proprietario del terreno sul quale sorgevano e, considerata la mancanza di altri vincoli, il Comune, controllata la regolarità della richiesta presentata, ha rilasciato senza ulteriori riflessioni l’autorizzazione.
La scelta, che ha indignato moltissimi cittadini, ha generato una profonda amarezza, tanto più che questi alberi, all’ombra dei quali erano cresciute generazioni e generazioni di sidernesi, costituivano il poco e troppo spesso maltrattato verde cittadino, da sempre oggetto delle più strane contese e decisioni da parte di Comune e cittadinanza.
Fatto questo preambolo, il taglio di quesi alberi, che finisce non da ultimo con il beffare la toponomastica, ripropone un argomento su cui Riviera aveva già richiamato l’attenzione dei lettori due estati fa: l’urgenza di approvare e attivare un Regolamento del Verde Pubblico e Privato che ponga vincoli sulle alberature di pregio, tuteli gli alberi e le piante e preservi dunque il paesaggio, evitando che decisioni come quella di martedì vengano prese a cuore troppo leggero.
Non ci sono scuse per non approvarlo: nessuna. L’unica ragione per cui non lo si fa è l’ignoranza della norma, perché, si badi bene, il Regolamento del Verde Pubblico non è il divieto di taglio degli alberi ma la gestione corretta dei tagli stessi, che potrebbero persino generare maggiori entrate. Probabile che bisognerà lavorare veramente invece di capitozzare gli alberi ogni tot anni come purtroppo accade in lungo e in largo per l’Italia, ma non è detto che preparare finalmente del personale qualificato sia necessariamente uno spreco!
Non ci aspettiamo che l’amministrazione intuisca il valore di una quercia secolare, ammesso che qualcuno della Giunta abbia le conoscenze per farlo, ma ci aspettiamo che comprenda che il Regolamento del Verde è un modo per ravvivare le entrate comunali e rendere i paesi più belli e più curati, e quindi più appetibili per turismo e impresa edile, e generare l’indotto che naturalmente ne deriva.
Cari signori, siete indietro, terribilmente indietro. Ci sono città che hanno fatto del verde pubblico un fiore all’occhiello, casi noti in tutta Italia, e se oggi Siderno ha perso quegli splendidi alberi lo dobbiamo alla vostra inerzia.
Il nostro settimanale indirizza una richiesta diretta all’amministrazione: formalizzate al più presto l’approvazione del Regolamento del Verde. La nostra testata si offrirà quale punto di raccolta firme per sollecitare l’amministrazione a provvedere in tempi strettissimi.
Chiunque sia interessato può mandare una mail a [email protected] o inviare un messaggio privato sulla nostra pagina facebook.

Autore: 
Jacopo Giuca e Lidia Zitara
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