Coronavirus: 160 tamponi dopo focolaio, sempre 16 i positivi

Lun, 20/07/2020 - 20:00

Sono oltre centosessanta i tamponi effettuati dalla task force dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza a seguito del focolaio individuato nella comunità senegalese, e il dato è in continua evoluzione. "I numeri - ha detto il commissario straordinario dell'Asp Simonetta Bettelini nel corso di una conferenza stampa - testimoniano che è stato fatto un lavoro attento e mirato a ricostruire la catena dei contatti con il paziente zero. Di certo abbiamo fatto un'indagine epidemiologica talmente accurata, precisa ed estesa che diventa difficile pensare che sia sfuggito qualcosa, ma ciò detto continuiamo a monitorare la situazione".
Stamani il personale dell'Unità speciale di continuità assistenziale, collocata nella sede dell'Asp di Serra Spiga, sta eseguendo nuovi tamponi riferibili a contatti stretti con il paziente zero. Ieri sono stati effettuati 3 tamponi su contatti definiti "strettissimi". All'incontro con la stampa erano presenti anche Mario Marino, direttore del dipartimento di prevenzione dell'Asp e a capo della task forse per l'emergenza coronavirus, e il componente la task force Sisto Milito. "Questi tre test - ha spiegato Milito - sono in lavorazione attualmente all'Ospedale dell'Annunziata di Cosenza ma al momento i positivi restano sedici in totale. Ormai c'è una grande sensibilità in merito a questa problematica e troviamo grande collaborazione da parte della popolazione e della comunità senegalese a Cosenza ma stiamo lavorando in stretta collaborazione con le forze dell'ordine e con il coordinamento della Prefettura".
Sono negativi i tre tamponi eseguiti sulle persone conviventi con altri soggetti positivi riconducibili al focolaio della comunità senegalese. Situazione che - chiariscono dall'Asp - rimarca ulteriormente il problema di separare i soggetti positivi dai negativi all'interno degli stessi nuclei familiari. I sanitari della task forse dell'Asp, in accordo con le altre istituzioni territoriali, si stanno adoperando per individuare una struttura da adibire ad "albergo" sanitario, dove collocare pazienti Covid-19 positivi asintomatici e soggetti negativi al virus ma che non hanno modo di rimanere isolati dai propri congiunti positivi, la cosiddetta "zona grigia ". Stessa metodologia che la task force dell'Asp di ha adottato per gestire il focolaio di "Villa Torano".

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