Mosaico del Drago, Taverniti: "La Sovrintendenza pubblichi la documentazione dell’operazione di trasferimento provvisorio"

Lun, 30/07/2018 - 15:00

Avere cura attivamente del proprio paese, creare un comitato civico “Monasterace nel cuore”, che compie azioni civiche in favore dello stesso, ripulire spiagge, lungomare, creare stand solidali in favore di diverse cause nobili, aiutare bimbi sfortunati e tante altre azioni, ma quella esperienza è stata fantastica, di sicuro rimarrà nella memoria di chi l'ha creata e nel cuore di chi l’ha appoggiata. Lungi dal sottoscritto autoreferenziarsi, lungi insegnare nulla a nessuno, sì perchè la cultura è una cosa seria e se la difendi in Calabria o a Monasterace sei visto male, odiato e persino minacciato, deriso con poesie dialettali che hanno del ridicolo, ma quello che conta è metterci la faccia sempre in difesa del bene comune e non nascondersi dietro nulla e nessuno. Partiamo da lontano, era l'estate 2010, con il grande amico oltre che esperto di arte, Luigi Lombardo (Artistalunatico), stavamo facendo delle foto al tempio di Kaulon. Si avvicina una coppia di turisti, dal marcato accento veneto, chiedendoci un'informazione: "Scusate, ma quel bel mosaico del drago, che viene illustrato sui pannelli illustrativi nell’area archeologica, dove lo possiamo visitare? La risposta nostra è stata quasi univoca: "A Reggio Calabria al museo NAZIONALE (allora)". "Scusatemi ancora - la signora padovana - ma cosa ci fa lì? Perchè uno dei vostri simboli più belli e rappresentativi è custodito lontano da dove è stato creato e trovato?". Che dire in quel momento ci siamo guardati, si accende una lampadina nel cuore in sostegno del mosaico, quella di indire una petizione popolare con il nostro comitato civico, che recita espressamente "Facciamo tornare a casa il mosaico del Drago”. La facciamo partire il 17 settembre 2010 e la vorremmo chiudere il 15 novembre, petizione che appassiona i monasteracesi, uniti, sinergicamente aiutano a raccogliere 504 firme, che indirizzeremo a tutte le autorità competenti, con ministro Bondi in testa e interessiamo da vicinissimo l’Assessore alla Cultura Regionale il Prof. Mario Caligiuri. Inizia una vera e propria campagna mediatica, dappertutto si parla del mosaico, viene anche dipinto a Bahia Blanca in Argentina, su un palazzo. Siamo tutti presi, aspettiamo risposte, circolano voci che non lo daranno mai a Monasterace, ma un bel giorno, arriva una lettera dalla Segreteria del Ministero dei Beni Culturali di Roma datata 18. 11. 2011 con Prot. 7368, che ci rassicura che al seguito della petizione e dell’interessamento del Ministero, con la sovrintendenza competente, la pavimentazione mosaicata, verrà trasferita a Monasterace Kaulon. Era il 21 aprile 2011, appena dopo qualche mese e precisamente il 15 giugno 2011 alle ore 15:10, il mosaico arrivò a Monasterace, fu presentato ufficialmente alla stampa e alla cittadinanza il 30 giugno 2011, alla presenza di tutte le autorità. Fu l’inizio di un percorso, l’inizio della rivalutazione del nostro museo, si attivarono in diversi a diffondere l’immagine del mosaico, arrivò addirittura a vincere un concorso fotografico nel “tempio” della archeologia internazionale, nel contesto settoriale di Paestum della BMTA 2016, dove in tanti hanno potuto assistere alla sua bellezza, tramite la diffusione della sua immagine sui network, tramite la diffusione di oltre 1000 poster celebrativi e 1500 cartoline, presso lo stand della Regione Calabria, materiale realizzato dal sottoscritto con l’aiuto prezioso degli amici dell’arte della pregiatissima azienda calabrese Caffè Guglielmo. Oggi, leggendo la stampa, sentendo umori in paese, sento dire che se lo riportano a Reggio Calabria, ufficialmente per tre mesi a partire dal 10 agosto 2018. In tanti hanno timore che resti definitivamente a Reggio Calabria. Chiedo, perchè la Sovrintendenza dei Beni Culturali di RC/VV, non comunica trasparentemente le sue intenzioni, pubblicando ufficialmente a mezzo stampa, la documentazione dell’operazione di trasferimento provvisorio, al fine esclusivo di tranquillizzare tutti? Basta poco per sgomberare ogni dubbio e tranquillizzare tantissima gente che si sta mobilitando, un appunto critico pero’ bisogna farlo, perchè questa operazione la si fa, in piena estate, smembrando il MAK di MONASTERACE, del suo pezzo più rappresentativo e più conosciuto, proprio nel periodo di maggiore fruizione e visione dello stesso? La migliore delle aspettative di tutti noi calabresi è solo una: quella che i nostri tesori debbano essere sfruttati positivamente, promozionati e tutelati al massimo delle possibilità degli addetti ai lavori e di chi investe nella cultura, ma azzoppare un museo che si sta rialzando lentamente E POSITIVAMENTE, ma continuamente in questo periodo estivo, pensiamo non sia produttivo ed equo per nessuno, sempre riferendosi ai tanti proclami fatti dal ministero, nell’ importanza di valorizzare la rete museale sul territorio. Da parte nostra non possiamo che dire e scrivere #ildragorestiqui. Sappiamo bene che non sarà facile, ma crediamo sia onesto mettere le carte in chiaro e tranquillizzare tutti, confermando che il mosaico del drago, farà una gita rigenerativa presso il museo più importante della CALABRIA, ma che poi ritornerà nella sua casa naturale, dal glorioso nome e dalla ricca storia artistica e archeologica

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