Portigliola: il teatro antico cresce grazie alla Rassegna Scolastica

Lun, 13/06/2016 - 19:59
La magia del teatro greco romano viene riproposta grazie all’impegno del primo cittadino Rocco Luglio e di un manipolo di studenti davvero eccezionali.

Rocco Luglio colpisce ancora.
Dopo le splendide serate organizzate lo scorso agosto presso il Teatro Greco-Romano, a meno di un anno di distanza è stata soddisfatta la speranza del pubblico di rivedere presto spettacoli di grande qualità sulla scena imbastita nell’arena che fu certamente calcata da Euripide, Aristofane o Marziale, questa volta con la messa in scena di ben cinque spettacoli nelle due serate di venerdì 3 e sabato 4 giugno.
La peculiarità della manifestazione primaverile di quest’anno era immediatamente riscontrabile già nel nome della manifestazione: 1ª Rassegna del Teatro Classico Scolastico, un’iniziativa che il sindaco ha organizzato con il consueto impegno trovando questa volta la preziosa collaborazione del Museo Archeologico Nazionale di Locri e di una bravissima Maria Teresa D’Agostino, presentatrice ideale per due serate davvero uniche nel loro genere.
Com’è facilmente intuibile dal nome della rassegna, veri protagonisti di questo magico evento, comunque, sono stati gli studenti: da Reggio Calabria a Locri, da Crotone a Vibo Valentia, passando per Lamezia Terme, sono stati cinque gli istituti coinvolti in un progetto che merita di essere annoverato tra i più grandi della categoria dell’intero Paese e così ben riuscito da spingere gli organizzatori a porre fin da oggi le basi per una seconda edizione d’invariato interesse.
L’umidità patita dal pubblico durante l’attesa della messa in scena degli spettacoli, è divenuta immediatamente un lontano ricordo grazie alla recitazione senza sbavature dei ragazzi del Liceo Classico di Reggio Calabria, che hanno messo in scena il dialogo postmoderno Eros a firma di Martina Albanese, che ha giustamente ricevuto, durante la premiazione avvenuta al termine della seconda serata, il premio del pubblico.
Alla scenografia minimalista di Reggio Calabria hanno fatto da contraltare gli effetti speciali realizzati dal Liceo Scientifico di Lamezia Terme, orfano di un premio per le migliori scenografie che non è stato previsto dagli organizzatori, ma che dovrebbe essere istituito quanto prima per sopperire a una mancanza che oggi possiamo perdonare. Sulle note dei Pink Floyd, i lametini hanno infatti messo in scena Dreaming Shakespeare. The white side of the Moon di Pierpaolo Bonaccurso, un atto che ha fatto del sogno e del citazionismo il proprio punto di forza.
Applausi a scena aperta anche per chi ha ricevuto dalla giuria il terzo premio come miglior spettacolo, i “padroni di casa” del Liceo delle Scienze Umane di Locri che, in collaborazione con il Laboratorio Teatrale Santa Marta della Caritas diocesana hanno messo in scena Ascolta. Il coraggio dei sogni, un’originalissima prova metateatrale a firma di Maria Pia Battaglia che, recitata in rima e chiusa da una sorprendente performance canora, non ha potuto non emozionare tutti i presenti chiudendo degnamente la prima serata.
Le emozioni del venerdì si sono ripresentate, forse ancora più marcatamente, con la messa in scena dei due spettacoli del sabato, non a caso vincitori dei premi più ambiti della rassegna.
La cura della scenografia, dei costumi, del trucco e la difficoltà della tragedia da mettere in scena, sono state le motivazioni che hanno spinto la giuria a consegnare il secondo premio per il miglior spettacolo al Liceo Classico di Santa Severina, Crotone, che ha messo in scena un commovente riadattamento delle Baccanti di Euripide in grado di affascinare ed emozionare il pubblico.
Come in climax letterario, tuttavia, l’apice recitativo è stato raggiunto solo sul finale, con il Romeo e Giulietta riadattato da Paolo Cutuli, già protagonista di una meravigliosa pièce ospitata a Portigliola lo scorso anno e quest’anno in grado di riconfermarsi come artista e di dimostrare le proprie doti di maestro. Nelle sessanta ore di laboratorio svolte durante l’anno scolastico presso il Liceo Classico di Vibo Valentia, infatti, Paolo è stato in grado di plasmare i suoi ragazzi così bene da far avere al pubblico e alla giuria la netta impressione di trovarsi dinanzi a una compagnia teatrale professionale e navigata, in grado di calcare le scene con una sicurezza e una naturalezza da fare invidia ai grandi del teatro internazionale. Il Romeo e Giulietta che questi ragazzi eccezionali hanno messo in scena non ha lasciato dubbi alla giuria, che ha premiato il lavoro con ben due riconoscimenti: il primo premio come migliore rappresentazione in concorso e la miglior regia, che Cutuli merita come pochi di inserire nel proprio curriculum.
La manifestazione, perfettamente riuscita, ha evidenziato come sul nostro territorio possano emergere grandi professionalità e, nonostante le poche risorse a disposizione, come la passione e l’impegno dei giovani possano essere il punto di partenza ideale per riscattare la Calabria.
La chiacchierata conclusiva tra il sindaco ed Edoardo Siravo, anche lui gradito ritorno dopo l’esperienza scenica dello scorso anno, continua a dare speranze al teatro di Portigliola, che deve al più presto passare attraverso un generale restyling per poter occupare finalmente la piazza d’onore che merita tra i teatri di pietra della nostra nazione.
Per richiamare la metafora già utilizzata lo scorso anno, il veliero del Teatro Greco Romano di Portigliola continua a navigare in acque limpide e con vento a favore. Adesso non vediamo l’ora di vederlo riconfermarsi con la rassegna teatrale agostana che, Rocco Luglio l’ha già fatto capire a tutti gli appassionati, ci riserverà sicuramente delle piacevolissime sorprese.

Autore: 
Jacopo Giuca
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